venerdì 26 ottobre 2018

5 MOTIVI PER METTERSI IN CAMMINO

OSSIA LA RISPOSTA ALLA TERRIBILE DOMANDA “MA PERCHÉ FAI TREKKING?”

Una cosa che forse non sapete ancora di me, ma che dovreste sapere, è che sono pigra, molto pigra. L’attività fisica e io siamo agli antipodi. Così una delle domande che mi sento fare più spesso è “ma perché fai trekking?”, come se fosse inconcepibile che io trovi fantastico svegliarmi alle 6 del mattino nel weekend per andare a sfacchinare per ore su dislivelli di 600, 700 metri. Eppure è così e non sono neanche l’unica al mondo. E volete sapere perché? Perché ci sono degli ottimi motivi per camminare. Quindi eccone qui 5!


1) SI CAMMINA PER RISCOPRIRE IL MONDO


Camminare in una terra significa prima di tutto entrare in relazione con lei, scoprirne i dettagli, le sfumature e le sfaccettature. Che il paesaggio ci sia del tutto sconosciuto o sia parte della nostra quotidianità prendersi il tempo di attraversarlo comporta inevitabilmente scoprirne tutte le meraviglie. Ogni passo regalerà nuovi occhi con cui leggere la storia, la tradizione e la cultura del luogo. E alla fine di questo viaggio lento si tornerà a casa con la sensazione, la certezza, di conoscere veramente quella terra, in tutti i suoi aspetti più onesti, genuini e coinvolgenti. Sembrerà quasi di essere diventati amici di ogni roccia che si è accarezzata o afferrata con la mano e di ogni foglia che ci ha fatto ombra.



2) SI CAMMINA PER STARE MEGLIO


Uno dei motivi per camminare è curare la propria forma fisica. Camminare, infatti, non si limita soltanto a renderci perfetti per la “prova costume”. Non per niente secondo uno studio dell’Università di Verona una comune passeggiata è meglio persino del correre: traumatizza meno le articolazioni e scioglie una maggiore percentuale di calorie derivanti dai grassi. Ma i suoi benefici vanno ben oltre. È in grado di influire positivamente su ogni funzione dell’organismo: legamenti e muscoli si rinforzano, le articolazioni non solo non sono stressate ma diventano più sciolte e persino il sistema immunitario si migliora, come dimostra uno studio pubblicato sul Journal of Immunopathology and Pharmacology.

D’altro canto, già solo 20 minuti di camminata al giorno sono in grado di ridurre il rischio di scompenso cardiaco del 21%, di prevenire il diabete e di rendere più elastiche le pareti dei vasi sanguigni. È per questo che i camminatori hanno un cuore più grosso: le cavità si allargano per la maggior quantità di sangue. Siamo gente dal cuore grande noi, e dal basso rischio di ipertensione.

Se al camminare ci si aggiunge poi l’alta montagna… bingo! Così sì che si fa il colpaccio! L’alta quota, con la sua aria rarefatta e il suo basso numero di allergeni, fa miracoli per l’asma, le riniti allergiche e le affezioni respiratorie e al tempo stesso massimalizza l’ossigenazione dei tessuti e degli organi vitali grazie alla maggiore produzione di globuli rossi. Un tocca sana per gli anemici.

Insomma il trekking è in grado di fare miracoli:

  • migliora il sistema cardiovascolare 
  • pulisce e apre i polmoni 
  • tonifica i muscoli 
  • rinforza le ossa 
  • fa perdere peso 


3) SI CAMMINA PER COMBATTERE STRESS, ANSIA E TENSIONE


Di solito, durante la settimana, viviamo una vita stressante. Impegni, lavoro, doveri ci obbligano ad andare a mille, a non staccare mai. Se davvero non staccassimo mai, però, rischieremmo di impazzire. Per fortuna il camminare ci viene in soccorso. Immersi nella natura possiamo riscoprire un ritmo più naturale e ritrovare il nostro tempo.

Uno studio dell’Università di Stanford ha dimostrato, infatti, che camminare in un’area verde è in grado di mitigare, se non eliminare, gli effetti del cosiddetto brooding, ossia quella tendenza a rimuginare all’infinito, senza alcuna soluzione, sui problemi della nostra vita. Non so voi ma io sono una campionessa in questo. Ma uscire dalle malefiche aree urbane (che lo favoriscono veramente troppo) e perdermi nella natura mi aiuta a far scomparire ogni traccia di brooding, almeno per qualche ora. E così si cammina per trovare un antistress, per sconfiggere l’ansia, l’aggressività e le tensioni della nostra vita moderna.

In fondo in Giappone andare per boschi è già diventata una “medicina” prescritta da molti dottori. Si chiama Shinrin-yoku, letteralmente “bagno nella foresta”, “trarre giovamento dell’atmosfera della foresta”. Per farlo bisogna camminare nel bosco, senza distrazioni, liberandosi da tutte le tecnologie e cercando di costruire un rapporto reale con la natura. Non è un semplice camminare: è un gioco di concentrazione, di suoni, di carezze agli alberi e alle piante, di profumi che inebriano e rapiscono, di percepire la consistenza di tutto questo. È l’insieme di tutte queste esperienze sensoriali che aiuta il rilassamento e al tempo stesso, quasi fosse una magia, rafforza il sistema immunitario.




4) SI CAMMINA PER RITROVARE LA CREATIVITÀ

Aristotele lo aveva già capito: camminare stimola il cervello. È per quello che ha creato la sua scuola peripatetica. Anche se, a dire il vero, camminare stimola la creatività, non proprio il cervello in generale. Un paio di millenni dopo Aristotele una ricerca dell’Università di Stanford (again) lo dimostra: camminare aumenta la nostra capacità creativa del 50%. Ovviamente, però, si deve camminare nel verde, in un ambiente in grado di rilassare la mente. Sembrerebbe infatti che l’esposizione all’ambiente naturale agisca direttamente sulla corteccia cerebrale pre-frontale favorendo il multitasking e la creatività. Banditi però, ancora una volta, tutti gli oggetti tecnologici e i social media che sovraccaricano il cervello di stimoli e ostacolano il processo del pensiero creativo. Spegnete tutto e lasciatevi ispirare!


5) SI CAMMINA PER RISCOPRIRE SE STESSI


E alla fine si cammina anche per conoscersi meglio, per scoprirsi e riscoprirsi. Camminare nel silenzio della natura, con lo stretto indispensabile con sé, ascoltando il proprio corpo e dirigendo le proprie energie all’obiettivo, fa guadagnare una maggiore consapevolezza di sé. Camminare rende liberi e ci fa ritrovare l’equilibrio che è sempre troppo facile perdere nel caos della quotidianità.


Insomma ci sono molteplici motivi per mettersi in cammino. Qualcuno era un mio motivo fin dall’inizio, qualcuno lo è diventato col tempo, qualcuno non lo è ancora ma magari lo diventerà. E i vostri motivi quali sono? Per cosa vi mettete o vi metterete in cammino?

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